Prendiamo spunto dalla recente scomparsa del grande scrittore francese di origine ceca, Milan Kundera, avvenuta a Parigi l’11 luglio, per ricordare una sua celebre frase: “I cani sono il nostro legame con il paradiso. Non conoscono il male né la gelosia né la scontentezza. Sedersi su un pendio con un cane in uno splendido pomeriggio è come tornare nel giardino dell’Eden in cui oziare non era noioso: era la pace.” Queste parole ispirate catturano l’essenza del rapporto unico che gli esseri umani condividono con i loro fedeli amici a quattro zampe e, in particolare, per quanto ci riguarda, con i piccoli schnauzer nani!
Il concetto di “paradiso” evoca immagini di tranquillità, serenità e felicità. È un luogo in cui tutte le preoccupazioni e le tensioni della vita quotidiana svaniscono, lasciando spazio solo alla pace interiore. Secondo Kundera, i cani sarebbero quasi il tramite per questa dimensione paradisiaca. Essi incarnano le qualità che spesso cerchiamo nel mondo umano, ma che raramente troviamo. I cani non conoscono il male: non sono guidati dall’avidità, dalla malizia o dall’egoismo. Vivono nel momento presente, senza rimpianti per il passato o ansie per il futuro.
Gli schnauzer nani, in particolare, sono noti per la loro personalità affettuosa e gioiosa; sono disposti a fare qualsiasi cosa per i loro padroni, offrendo un legame incondizionato. La presenza di uno Schnauzer Nano può trasformare anche la giornata più ordinaria in un momento di gioia e felicità. I loro musetti espressivi, le code sventolanti e il loro desiderio di coccole e giochi sono contagiosi e infondono negli umani un senso di gratitudine e amore.
Quando ci si siede su un pendio con un cane, si crea un momento magico di connessione profonda con la natura e con un animale che ci capisce senza parole. L’immagine idilliaca descritta da Kundera ci trasporta indietro nel tempo, in un giardino dell’Eden in cui la pace regna sovrana. In quel momento, tutto ciò che conta è la compagnia dell’amato cane e l’armonia che deriva dalla semplice esistenza insieme. Non c’è spazio per la noia o l’insoddisfazione, solo la consapevolezza dell’importanza di vivere pienamente il momento presente.
Un aspetto importante della citazione di Kundera è l’idea che i nostri cani ci permettono di tornare in un giardino dell’Eden in cui oziare non è noioso, ma piuttosto un momento di pace. In un mondo moderno dominato dalla frenesia e dalle preoccupazioni, questi cani ci insegnano il valore di rallentare e apprezzare le piccole gioie della vita. L’ozio non è più considerato un “tempo perso”, ma un’opportunità per rilassarsi, ricaricarsi e riconnettersi con ciò che è veramente importante.
In conclusione, le parole di Milan Kundera sul rapporto tra gli esseri umani e i cani risuonano profondamente nei cuori degli amanti dei cani, che con la loro natura leale, affettuosa e gioiosa, ci offrono un legame incondizionato che ci permette di sperimentare il paradiso sulla Terra. Sia che ci sediamo su un pendio con uno schnauzer nano o che godiamo della compagnia di un bassotto, in qualsiasi altro contesto, l’effetto che hanno sul nostro benessere emotivo è innegabile. Possiamo imparare molto dai nostri amici a quattro zampe e dalle loro qualità divine, e attraverso di loro possiamo veramente vivere la pace che Kundera descrive come il ritorno al giardino dell’Eden.