400 buone ragioni (in più)                                     per adottare un randagio!

Giano dell’Umbria è un bel centro di 4.000 abitanti, in provincia di Perugia, balzato alle cronache (canine!) per una lodevole iniziativa della sua amministrazione comunale, capeggiata dal primo cittadino Manuel Petruccioli.


Photo by Fredrik Öhlander on Unsplash

In cosa consiste questa iniziativa? Presto detto: il Comune ha approvato
il nuovo regolamento per la concessione di contributi per l’affidamento e l’adozione di cani randagi, secondo cui chiunque può ricevere un contributo di 400 euro a fronte dell’adozione di un cane rinvenuto nel territorio comunale e custodito nel canile convenzionato con l’ente; il contributo verrà erogato in due tranches, la prima delle quali all’atto dell’affidamento del cane, e la seconda a distanza di dodici mesi, dopo i controlli della polizia municipale dell’effettivo buono stato in cui il cane viene tenuto. Unici requisiti dei beneficiari sono l’essere residenti in Umbria e non essere stati condannati per reati relativi al maltrattamento degli animali.


   E’ inoltre prevista la possibilità di adottare un cane “a distanza”, sia da parte di privati che da enti come associazioni o scuole, versando un contributo mensile minimo di 30 euro al mese: iniziativa ancora più apprezzabile in quanto prevalentemente rivolta alla formazione di giovani e giovanissimi, in funzione di stimolo e sviluppo di una loro coscienza civica e cinofila.

Ma come è possibile, in tempi di patti di stabilità, bilanci risicatissimi e di vacche assai magre per la pubblica amministrazione? Presto detto: il Comune affronta ingenti spese per il ricovero dei randagi in una struttura; spese che sono destinate a riprodursi, anno dopo anno, per tutta la durata in vita del cane. Ecco che allora, il contributo in favore del privato rappresenta addirittura una forma di risparmio della amministrazione.

Foto di Hermes Rivera
https://unsplash.com/photos/8IpLoxz_Wqk


Forse Giano dell’Umbria ed altri altri Comuni, virtuosi e lungimiranti che hanno adottato iniziative simili, possono fornire ai propri cittadini altrettante 400 buone ragioni (in più!) per adottare un cane.