INTRODUZIONE ALLO STRIPPING

Perché uno schnauzer?
Una domanda da un milione di dollari, ma per chi ha oppure ha avuto in passato la fortuna di vivere con uno schnauzer una domanda con milioni di risposte. Tanti sono infatti i “perché” di uno schnauzer.
Parliamo soltanto degli schnauzer nani, quelli di cui si occupa il nostro allevamento, per evitare di divagare e di rendere troppo ampio il raggio del nostro discorso, anche se molto di quanto stiamo per parlare può essere riferito alle altre due “dimensioni” degli schnauzer: i riesenschnauzer, o schnauzer giganti, e gli schnauzer … quelli che impropriamente vengono definiti schnauzer medi.
Se può essere impegnativo, soprattutto per le dimensioni, convivere in un appartamento con uno schnauzer, ed ancor peggio con un riesenschnauzer, lo schnauzer nano, o zwergschnauzer è per le dimensioni assai contenute, il cane ideale con cui condividere un monolocale in centro.
Prescindendo dalle millanta e più ragioni per cui lo schnauzer nano è “il più adorabile cane del mondo”, parliamo di quella che ci rende molto comoda e poco impegnativa la sua presenza nelle nostre abitazioni: lo schnauzer (nelle tre taglie, generalmente) non puzza e non perde il pelo. Per quest’ultima ragione, tra l’altro, può essere adatto anche a persone allergiche al pelo dei cani,

Lo schnauzer è il cane più adorabile del mondo… Ma niente è più adorabile di un cucciolo di schnauzer

Il mantello degli schnauzer, infatti, è composto da un’orditura di due tipi di pelo, il sottopelo lanoso, ed un pelo duro, il cosiddetto “fil di ferro”.
La funzionalità dei due tipi di pelo è duplice: il sottopelo isola lo schnauzer dal caldo e dal freddo, mentre il pelo duro funge da protezione per la pioggia ed i rovi: non dimentichiamo infatti che lo schnauzer, ed anche il piccolo nano, è un cane originariamente “da lavoro”. Immaginiamo un signorotto tedesco che centocinquant’anni fa cavalca attraversando la Foresta Nera, ed accanto a lui una muta di schnauzer che lo segue e lo precede sul sentiero ed ai suoi margini, tra rovi, sterpaglie, rami e varie insidie: il pelo ispido lo difende da tutto ciò e ne protegge la pelle: allo stesso tempo, alcuni ciuffi ne vengono costantemente asportati, impedendo così che il pelo cresca a dismisura.
Oggi, per tenere il pelo del nostro schnauzer ordinato, non è certamente necessario attraversare i boschi, ma compiere due semplici operazioni: la “slanatura” per il sottopelo e lo “stripping” per il pelo.

tre tipi diversi di slanatore e il loro prodotto: batuffoli di sottopelo sono stati asportati
I nostri schnauzer non devono temere il tavolo da toelettatura

A questo punto il lettore meno pratico può evitare di spalancare gli occhi con stupito orrore: “strippare” uno schnauzer non significa “strappare” il suo pelo, e malgrado l’assonanza ed una sola vocale di differenza, lo stripping, se correttamente effettuato, non è doloroso per lo schnauzer che lo subisce.
Il pelo “maturo”, infatti, può essere facilmente asportato senza nessun dolore per il cane, estraendolo sin dal bulbo, evitando di spezzarlo o comunque di tagliarlo: dallo stesso bulbo ricrescerà più forte e più duro di prima, valorizzando la caratteristica dello schnauzer, cioè quella di un pelo “duro”, che non viene abbandonato impunemente su tappeti e divani di casa.
Lo stripping è un’operazione tutto sommato abbastanza semplice: o meglio, non è troppo complicato imparare a strippare un cane, ma è piuttosto difficile fare uno stripping da show.
Non sono poi tutti i toelettatori che si cimentano con lo stripping, anche perché, come detto, non è semplicissimo ottenere degli ottimi risultati (e il cliente che paga, ovviamente li pretende) ed è un’operazione che richiede molto tempo (e, anche per i toelettatori … il tempo è, giustamente, denaro). Tutto ciò si traduce in un beneficio (non puzza e non perde il pelo) con un sacrificio economico, perché uno stripping, soprattutto se fatto bene, ha il suo costo.
Un costo decisamente sopportabile, tenuto conto che lo stripping può essere fatto ogni tre – quattro mesi.
Ma un costo che può essere evitato se il proprietario ha il desiderio di imparare a strippare il proprio schnauzer: operazione certamente fattibile da parte di chiunque e che ha anzi molteplici aspetti positivi, a prescindere da quello prettamente economico: in primo luogo se pratichiamo da noi lo stripping sul nostro schnauzer avremo un cane sempre ordinato; inoltre eviteremo di causargli lo stress da “toelettatura” trimestrale, lavorando il suo pelo per pochi istanti ogni giorno e dandogli una sistemata ogni settimana, circa; infine, una toelettatura delicata è un momento che il nostro cane condivide esclusivamente con noi, ed ha il richiamo al ricordo in cui – da cucciolo – veniva pulito e toelettato dalla mamma.

È importante che lo stripping venga fatto quanto prima, che il cucciolo venga abituato al tavolo da toelettatura, a non avere timore del rumore della tosatrice o di quello del phon. Inoltre deve essere trattato sempre con dolcezza con coccole e bocconcini, perché il tavolo da toelettatura non abbia su di lui lo stesso effetto che ha sul suo umano la poltrona del dentista!
Non siamo dei toelettatori professionisti, e non pretendiamo di salire in cattedra e dare lezioni a nessuno: solamente fornire alcune nozioni basilari su come provare a fare lo stripping ai nostri schnauzer: i primi risultati saranno terribili, poi via via sempre meno peggio sino a raggiungere un risultato accettabile.

 Se avrete la pazienza di seguirci nei nostri prossimi aggiornamenti potremmo darvi qualche spunto utile per muovere i primi passi nello stripping dei vostri schnauzer.
Vivamente consigliata, in ogni caso, è la frequenza di un corso con un vero specialista, come quello appena organizzato dalla Sezione Sardegna del C.I.S.&P. con la collaborazione di Francesca Larghi: troverete tutte le informazioni a questo link

Stage di Stripping dello Schnauzer con Francesca Larghi